giovedì 21 gennaio 2016

Lauryn Hill - The Miseducation Of Lauryn Hill, recensione album

Oggi vorrei parlarvi di uno degli album più belli che io abbia mai ascoltato, uno di quelli che ti lascia senza parole già dalla prima nota, di quelli che ti trasportano dall'inizio alla fine senza mai stancarti, anzi, regalandoci sempre qualcosa di nuovo, ascolto dopo ascolto. Sto parlando di The Miseducation Of Lauryn Hill.




Primo ed ultimo album (di inediti) da solista di Lauryn Hill dell'ormai lontanissimo 1998, best seller (quasi 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo) che é riuscito a mettere d'accordo pubblico e critica, insomma un vero e proprio capolavoro.

Un progetto completamente scritto, prodotto ed arrangiato da lei, un grande tripudio di R&B/Hip-Hop, una libidine per le orecchie di black music.
In questo LP Lauryn Hill si spoglia e si racconta, ci riporta nella sua infanzia e ci canta le canzoni del suo cuore (Can take my eyes off of you, Superstar) rivisitandole completamente e rendendole sue, una cosa che solo i veri artisti sanno fare.

Ci rappa e canta delle sue origini (Lost One,  Every Ghetto Every City) mostrandoci quanto è fiera della sua vita e di quel che é, ma non mancano nemmeno le verità sul music biz e su tutto ciò che l'ha spinta a mollare, finita la promozione del progetto, la sua carriera (Final Hour, ecc...). Come non mancano i testi ironici ed iconici (scusate il gioco di parole) ma che comunque cercano di far passare un messaggio e di far capire alla gente i valori in cui crede (Woo-Dop).

Impossibile non citare la splendida slow-jam Ex Factor, racconto della classica (tortuosa) storia tra due ex, un tira e molla infinito che rispecchia esattamente ciò che tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita. O To Zion, dedica al figlio, che ci narra quanto sia stata difficile, ma allo stesso tempo la migliore scelta della sua vita, decidere di non abortire.


Lo so, non si tratta propriamente di una recensione, ma mi sembrava parecchio scontato soffermarmi, canzone per canzone, su quelle che erano le produzioni ed i suoni. Questo è un album che ha fatto la storia, uno degli album più belli di tutti i tempi (314esimo posto secondo Rolling Stones), e volevo semplicemente invogliarvi ad ascoltare quello che potrebbe essere anche per voi un viaggio di emozioni.


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